Incendi in Sicilia. nel Palermitano trovati due cadaveri carbonizzati

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Due corpi carbonizzati sono stati trovati in una casupola a Cinisi non distante dall’aeroporto.

I cadaveri non sono stati identificati. Sono vittime dell’incendio che da ore divora la zona. Il ritrovamento in Fondo Orsa all’interno di un’abitazione in condizioni molto precarie andata in fiamme. I due avrebbero all’incirca 77 e 75 anni.

L’incendio che si è sviluppato sulle montagne attorno all’aeroporto Falcone – Borsellino di Palermo è arrivato a lambire la zona perimetrale dello scalo che è stato chiuso al traffico

La Sicilia si appresta a chiedere a Roma lo stato d’emergenza. “Sono in attesa della relazione da parte della Protezione civile sulla situazione degli incendi in Sicilia in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l’Isola”, ha annunciato il presidente della Regione, Renato Schifani, dopo l’ennesima giornata di roghi che si sono verificati in quasi tutte le province siciliane.

“Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili – prosegue il governatore – e numerosi roghi ancora attivi. Voglio rinnovare il ringraziamento della comunità siciliana a Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari impegnati fin dal primo momento, con grande spirito di sacrificio e senso di responsabilità, ad arginare l’emergenza di questi ultimi due giorni. Confido in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale – conclude il presidente della Regione – di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi, auspicando nel frattempo che il miglioramento delle condizioni climatiche metta fine alla fase più acuta dell’emergenza”.

Sono 86 gli incendi in Sicilia, secondo i dati della sala operativa dei Vigili del fuoco aggiornati alle 12. Sono 5 ad Agrigento, 4 a Caltanissetta, 12 a Catania, 7 Enna, 17 a Messina, 26 a Palermo, uno a Ragusa, 8 a Siracusa e 6 Trapani. Le situazioni più critiche si registrano nelle provincie di Palermo, Trapani, Catania e Messina. Gli interventi di soccorso sono stati complessivamente 336 e ve ne sono 147 in coda. In supporto dei Vigili del fuoco operanti sull’isola sono giunti in nottata colleghi dalla Campania, che stanno operando nel Messinese. In serata è atteso l’arrivo di rinforzi dal Lazio e dalla Toscana, che verranno dislocati rispettivamente nel Palermitano e nel Trapanese.

C’è allarme per l’incendio divampato in contrada Inserra, a Palermo. Le fiamme sono arrivate nei pressi un grande deposito di bombole del gas. I vigili del fuoco stanno cercando di spegnere il rogo prima che arrivi al deposito.

Un incendio partito dalla montagna ha interessato la grande concessionaria di auto “Nuova sport car”, che vende Bmw, Mini, Jeep, Lancia, distruggendo uffici, l’officina e decine di automobile a Isola delle Femmine appena fuori Palermo. Una grossa nube nera si è alzata dall’area della concessionaria e un tratto dell’autostrada Palermo-Mazara del Vallo era stata chiusa. L’incendio è stato domato e nel piazzale della concessionaria giacciono le carcasse bruciate delle automobili.

“Da domani l’operatività dell’aeroporto di Catania passerà da otto a dieci voli all’ora, cinque partenze e cinque arrivi, mentre da martedì primo agosto, quando entrerà in funzione la tensostruttura da 500 metri quadrati allestita dall’aeronautica militare, si potrà arrivare fino a quattordici. Il ritorno alla piena normalità si avrà qualche giorno dopo, non appena termineranno le operazioni di bonifica e ripristino del terminal A”, ha annunciato Schifani.

E’ pienamente operativo l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, chiuso al traffico fino alle 11 di stamane dopo le fiamme che la notte scorsa avevano circondato lo scalo. Dopo i voli in partenza sono stati autorizzati anche i voli in arrivo. Il primo ad atterrare è stato un aereo della compagnia Transavia proveniente da Parigi Orly. E’ stata riaperta al traffico l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo nel tratto tra Tommaso Natale e Capaci in entrambe le direzioni. L’incendio divampato nei pressi di alcuni capannoni nella zona artigianale di Isola delle Femmine è sotto controllo

Gli incendi a Palermo e nei suoi immediati dintorni hanno provocato nubi grigie che sovrastano diverse zone della città. I palermitani si sono svegliati con un acre odore di bruciato che entrava dalle finestre che in molti palazzi i residenti hanno lasciato aperte in quanto da ieri pomeriggio manca la luce, e l’acqua, e non si potevano accendere i climatizzatori per contrastare il caldo soffocante. Cenere è caduta in diversi quartieri portata dal vento anche quella provocata dell’incendio che da ieri sta bruciando la spazzatura della discarica palermitana di Bellolampo.

Una donna di 88 anni, Rita Gaetana Pillitteri, in precarie condizioni di salute è morta nel Palermitano perché i sanitari del 118, a causa degli incendi, non sono riusciti ad arrivare a prestarle soccorso. L’anziana ieri aveva la febbre alta, ma gli operatori, per il grosso rogo divampato nella zona di San Martino delle Scale, non sono riusciti a raggiungere la sua abitazione.

Le fiamme hanno lambito, e in alcune casi danneggiato, anche diverse abitazioni e ville residenziali. Sono 120 le famiglie evacuate nella zona di Mondello, Capo Gallo e Poggio Ridente dove da ieri i vigili del fuoco sono alle prese con decine di roghi. Alle operazioni di sgombero hanno partecipato i carabinieri. Sono chiuse le strade che portano alla collina di Pizzo Sella. Complessivamente sono state 1500 le persone sfollate tra Palermo e provincia e 20 le abitazioni danneggiate dalle fiamme. Nelle operazioni di spegnimento sono stati impiegati centinaia di vigili del fuoco, forestali, la protezione civile, carabinieri e polizia. La centrale operativa della Protezione Civile fa sapere che la situazione, anche se difficile, in questo momento è “in gestione” e che stanno arrivando anche squadre di volontari da Agrigento, Caltanissetta e Trapani, mentre sono già arrivate in nottata da Enna. Tutta la Sicilia, tuttavia, è interessata dagli incendi, e si tende a evitare di sguarnire altre province.

Un forestale e due pompieri feriti a Palermo

Due vigili del fuoco e un forestale sono rimasti feriti durante le operazioni di spegnimento degli incendi divampati a Palermo e Monreale. Le condizioni dei due pompieri non sono gravi ma sono stati portati in ospedale, mentre è ricoverato nel reparto grandi ustioni dell’ospedale Civico di Palermo l’operaio della forestale. Ha ustioni sul corpo di secondo e terzo grado. In queste ore sono stati prolungati i turni delle squadre che lavorano senza sosta da ieri. Tutti gli uomini sono impegnati sui diversi fronti di fuoco.

Evacuate nel Messinese 5 case circondate dalle fiamme

Cinque abitazioni, circondate dalle fiamme, sono state evacuate in una frazione di Santo Stefano di Camastra (Messina). L’ordine è stato dato dal sindaco Francesco Re che ha sollecitato l’intervento di squadre antincendio. Le fiamme si sono sviluppate tra la frazione Canneto di Caronia e la contrada Tudisca di Santo Stefano di Camastra. Siccome l’incendio non è stato domato completamente, cinque famiglie hanno dovuto lasciare le loro abitazioni.

Evacuato un padiglione dell’ospedale Cervello di Palermo

I vigili del fuoco stanno evacuando il padiglione B dell’ospedale Cervello di Palermo che si trova sotto contrada Inserra, la collina alle porte del capoluogo che brucia da ore. L’aria nella zona è irrespirabile. I pompieri sono impegnati anche nelle operazioni di spegnimento dei roghi che minacciano l’ospedale.

Le alte temperature hanno creato disagi per l’attività del Policlinico di Palermo. La terapia intensiva polivalente di 17 posti letto della nuova area di emergenza, diretta dal professore Antonello Giarratano e inaugurata lo scorso 27 febbraio, ha chiuso i ricoveri per il malfunzionamento degli impianti di condizionamento e trasferito i pazienti: tre sono stati riallocati in altri ospedali (uno al Civico e due a Termini Imerese) e il resto in altre unità operative dell’Azienda ospedaliera universitaria. Nell’area di emergenza chiuse anche le sale operatorie, così in ortopedia, mentre quelle della chirurgia plastica funzionano solo per interventi brevi e urgenti. Bloccata anche l’attività dell’endoscopia. Tutte le emergenze-urgenze continuano a essere garantite.

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