”Romanzo tascio-erotico siciliano”, la nuova opera dello scrittore Giankarim De Caro

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Degrado, comicità, tragedia e speranza in una storia al femminile ambientata a Palermo

Giankarim De Caro – Foto di Giuseppe Sinatra

Ha conquistato l’amore e la stima del pubblico già nel 2018, con il fortunatissimo romanzo d’esordio, “Malavita”: un successo a oggi inarrestabile.

Apprezzatissimo anche dalla critica, ha proseguito con la pubblicazione di altre tre opere, edite come la prima da Navarra: “Fiori mai nati”, sempre nell’anno del debutto letterario, “Chianchieri” e “Agatina senza pensieri”, rispettivamente nel 2020 e nel 2022.

Giankarim De Caro, scrittore palermitano tra i più amati in Italia, torna ora con un titolo nuovo, che rivela aspetti inconsueti del suo linguaggio letterario, a partire dall’utilizzo di un registro comico – seppure alternato a toni drammatici – a oggi sconosciuto ai lettori.

“Romanzo tascio – erotico siciliano” è il titolo, vagamente wertmülleriano, del suo nuovo libro, che rinsalda la collaborazione con Navarra Editore e rappresenta l’ultima evoluzione di una scrittura in continuo fermento, tra spunti stilistici sorprendenti e rinnovata capacità di descrivere al lettore scenari diversi, seppure legati dal filo rosso delle immancabili attenzione e vicinanza agli ultimi e ai derelitti di una società tanto infame quanto capace, a tratti, di regalare frammenti di inaspettata speranza.

Nello specifico, “tascio” è un termine noto ai palermitani, derivante dal vocabolo anglosassone “thrash”, ovvero spazzatura, di cui rappresenta una storpiatura.

La protagonista è, ancora una volta, una donna: Mariella, lavoratrice in nero della casa di riposo “Villa degli Incontri”, circondata da poveracci che, a stento, riescono a sbarcare il lunario.

Personaggi dalle vite al limite che raccontano l’ambiente in cui Mariella vive: tutto intorno a lei è estremo, nel suo piccolo mondo non sembra esservi spazio per la pace.

Malgrado ciò, anche tre le pieghe di vicende tragiche e paradossali talvolta la comicità riesce a farsi spazio, tra contrasti a tinte forti e il “solito” linguaggio ruvido e vivido che rappresenta ormai il marchio di fabbrica dell’autore.

Il lettore rimane spiazzato dalla totale assenza di sfumature e tinte medie: tutti sono buonissimi, o cattivissimi, magrissimi o obesi, ricchi egocentrici o poveri solidali tra loro.

La storia prenderà una direzione completamente imprevista che spazzerà via il precario equilibrio familiare di Mariella, per la quale si apriranno nuovi orizzonti portatori di speranza.

Tutt’intorno, un popolo di ultimi in balia di eventi ingestibili: nella loro descrizione, la scrittura di Giankarim De Caro tocca vette altissime.

Il libro sarà presentato in occasione de “La Via dei Librai”, domenica 28 aprile a mezzogiorno in piazza Bologni a Palermo.

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