L’amicizia buona si vede nella corsa lunga

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U cavaddu ‘bbonu si vidi a cursa longa, dice un detto popolare siciliano, proprio come l’amicizia. Ci sono diversi livelli di conoscenza e intimità che si raggiungono in maniera differente con le persone che si incontrano nel corso della propria vita. Un collante immancabile è l’interesse reciproco a donarsi piacere, affetto, conferme, condivisione, stimoli.

La persona che è capace di provare sentimenti nobili e sinceri non è mossa da dividendi egoistici. Certamente, qualunque genere di rapporto si crei, non esiste l’amicizia totalmente disinteressata perché si è sempre uniti e attratti dal fatto che ci si donano emozioni e si esorcizza la solitudine o la superficialità che caratterizza la maggior parte delle conoscenze. L’importante è che gli interessi siano somiglianti e integerrimi.

L’intimità è quella dimensione che si raggiunge con pochi in cui si mostrano anche i difetti. I conoscenti ti ammirano per i pregi. Gli intimi ti apprezzano perché i tuoi difetti sono per loro dei pregi che gli consentono di dimenticarsi dei propri difetti.

Per un’amica ci si fa la doccia ma non ci si trucca, non si deve necessariamente mettere in ordine la casa o evitare di indossare la vestaglia in pail “antistupro” che noi donne evitiamo con i fidanzati. Ci si mette a nudo con le proprie debolezze, anche se non si dovrebbe mai esagerare con lo sfogare i propri turbamenti, generando tossicità e malessere che non fa bene ad alcun rapporto.

Gli amici sono piuttosto accondiscendenti. La frase più bella che si possa dire a un amico è: “Va bene!”. Per es.:

-“Ti dispiace se arrivo in ritardo?”, “Ti dispiace se rimandiamo?”

-“Va bene!”

Gli amici, spesso, non si accorgono delle loro mancanze ma sono condonabili perché non sono fatte di proposito o con malizia. L’amicizia vera esige fedeltà, lealtà, fiducia, assistenza e sostegno reciproco. Una persona contorta e ipocrita non può rassicurare e non può avere la parte più intima e preziosa di una persona. E quando non sussiste omogeneità e affinità di intenti e ideali il rapporto che si crea è ambiguo, instabile e destinato alla conclusione se non alla delusione.

Molte persone pensano di essere trascinate da buoni sentimenti ma sono narcisisti patologici, non sanno amare e strumentalizzano o sfruttano gli altri col fine di accrescere la propria autostima, essere adulati, idolatrati, ammirati e incassare il vile denaro. La loro distorsione cognitiva non gli consente di avere consapevolezza di autoconvincersi di provare qualcosa quando sentono di provare indifferenza senza l’altro e che l’unico dispiacere che li assale è quello di aver perso un povero fesso da manipolare e spremere come un limone.

L’amicizia è una modalità di estinzione dell’obbligazione che si verifica quando si riuniscono nella stessa persona le due qualità di debitore e di creditore. Quando non vi è bilanciamento è opportunismo o invidia.

È molto importante imparare a guardarsi dallo spingere il pedale dell’acceleratore e delle confidenze e ascoltare il sesto senso, l’istinto che, in misura maggiore o minore, soprattutto quando è affinato, aiuta a distinguere meglio le persone e a percepire l’odore del marcio e del veleno. Un rapporto che nasce dal sospetto e dalla sfiducia cresce già incrinato.

L’amore è ciclico, le conoscenze hanno una scadenza, gli amici sono eterni e si godono lo spettacolo ma tutti lasciano qualcosa di prezioso.

Amico, conoscente, fidanzato o marito nessuno deve sfogare la propria collera ma usare bene le parole e il proprio disagio per regolare meglio la macchina. A volte, le persone cercano il la per vomitare i propri pensieri sull’altro quando basta molto semplicemente prendere atto e passare oltre. Le spiegazioni o l’andare a fondo in una questione sono impieghi di energia utili quando si crede in un’amicizia. A un maleducato non si può insegnare il bon ton, mettendosi su di un piano superiore. A un narcisista non lo si può accusare di opportunismo perché lo negherà facendo giri di parole che chiamano anche giri di frittata. Tutto spreco di energia perché alcune persone non hanno la mente aperta alle profferte ma solo la tasca. Si ringrazia per il tempo trascorso insieme e si accetta la conclusione di un ciclo, la lezione imparata grazie al proprio errore di valutazione.

Non c’è da rimanerci male o bene: certe persone non sanno cosa siano il bilanciamento, l’equità e le prove evolutive.

L’ornamento più bello dell’amicizia è la discrezione. Una qualità che deve rimanere illesa anche quando non si hanno più rapporti. Non si tratta, infatti, di un accessorio irrisorio ma l’asse portante di ogni tipo e livello di conoscenza.

L’amicizia non è un rapporto generalizzabile. Se non si hanno amici e si è sistematicamente usati occorre analizzare le proprie tendenze, preferenze di amicizie, il perché si è così ingenui e come non esserlo più. Siamo solo puntini di un mondo punterellato di persone e non si arriva mai a conoscere tutti gli abitanti di questo pianeta. Tuttavia, non è un caso che siamo attratti da qualcuno piuttosto che da un altro. Dobbiamo accogliere positivamente la persona che ci offre un insegnamento, ringraziarlo e lasciarlo correre via, liquefare. Quando siamo solari il sorriso attrae ma è l’animo e il modo di fare che agganciano. Il resto è frutto di mutuo sforzo e costante conquista.

Laura Valenti
Author: Laura Valenti

Laura Valenti è Psicologa clinica, Scrittrice, Aforista, Artista e Ghost writer e/o correttrice bozze. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche tra cui “Diritti negati” e “La Repubblica”. Cura la rubrica “Liberi Nobili” nel quotidiano online “IlSicilia.it”. Con l’Armando Editore (2007) ha pubblicato il volumetto Per un mondo a misura di adulto e bambino, cui è seguito Come me ( 2008). Entrambi sono patrocinati dall’UNICEF. Nello stesso anno è uscito il romanzo psicologico Ziza (ed. in proprio). Questi ultimi volumi sono i primi di una collana dal titolo Questo non si dice e quello non si fa. Dal 1997 si occupa di Ghost Writing trascrivendo convegni e redigendo per altri articoli, relazioni, discorsi, biografie, libri di medicina, architettura, etc.. È esperta di tecniche di rilassamento mentale (WILDE SYSTEM) e potenziamento cognitivo-affettivo-relazionale con l’ausilio di test psicometrici. Ogni tanto si diletta a creare abiti, scarpe e oggetti/mobili di arredo per la casa e l'ufficio.

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