Il 21 dicembre alle 21:48 TU si verifica il Solstizio d’inverno nell’emisfero boreale: è l’ingresso ufficiale della nuova stagione astronomica.
Il solstizio rappresenta il momento esatto in cui il Sole si trova direttamente sopra al Tropico del Capricorno, ad una latitudine di 23,5 gradi sud, e cioè alla sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste.
Nel nostro emisfero questo giorno corrisponde al minimo dell’irradiamento solare, con la nostra stella che sorge nel punto più meridionale dell’orizzonte est, culminando alla minima altezza al mezzogiorno locale.
Nel giorno del solstizio d’inverno il Sole sembra compiere una piccola fermata nel cammino apparente sulla volta celeste: da qui il significato del termine solstizio, che dal latino si traduce in sol, Sole, e sistere, stare fermo: è come se nei giorni attorno all’inizio dell‘inverno astronomico la nostra stella facesse una pausa nel cielo, per poi invertire il suo percorso e riavviare il suo moto di avvicinamento all’equatore celeste.
Sulla Terra quello del solstizio è il giorno che viene definito il più corto dell’anno, con maggiori ore di buio: da questi giorni in avanti le giornate riprenderanno pian piano ad allungarsi di qualche minuto.
Come ormai sappiamo, la data di inizio delle stagioni astronomiche tende a variare leggermente ogni anno e questo si verifica per via della differenza tra l’anno solare e quello siderale: sul primo si basa il calendario che utilizziamo, mentre il secondo sancisce il periodo orbitale della Terra che è di circa 365 giorni, 6 ore e qualche minuto.
Per convenzione, il calendario arrotonda la durata dell’anno a 365 giorni, lasciando fuori le circa 6 ore di scarto: ciò provoca un ritardo che si accumula facendo variare le date di solstizi ed equinozi; ci si riallinea poi ogni 4 anni con l’aggiunta di un giorno al mese di febbraio, ovvero con l’anno bisestile.
Durante la stagione invernale possiamo concederci belle serate (seppur fredde) di osservazione astronomica, anche solamente ad occhio nudo, poichè potremo riconoscere nel cielo diversi oggetti tipici di questo periodo e soprattutto la costellazione più bella che domina il cielo invernale: Orione, che con i suoi Cani da Caccia e la super luminosa stella Sirio, splende sulla volta celeste illuminando le notti magiche dell’inverno.
Ma questo inizio inverno ci porterà un bel regalo astronomico, che potremmo anche definire un regalo di Natale, visto che le sere del 24 e 25 dicembre, da Est ad Ovest potremo ammirare tutti i pianeti del sistema solare e anche la Luna!
Già perchè subito dopo il tramonto, sull’orizzonte occidentale, sarà possibile ammirare Venere e Mercurio, seppur bassi e la Luna Crescente.
Poco sopra ci sarà il signore degli anelli, Saturno, e poi Nettuno (da tentare l’osservazione con un binocolo e telescopio), Giove, ben visibile e brillante ad occhio nudo; dal settore orientale potremo invece osservare Marte, con la sua colorazione rossastra che lo rende inconfondibile ad occhio nudo, e sempre tramite l’ausilio di un binocolo o meglio di un telescopio, potremo tentare di individuare Urano.
Dunque non resta che augurarvi cieli sereni e un buon Natale!
Foto: Teresa Molinaro