”Scena Nostra 2020” Un nuovo appuntamento eccellente con il teatro contemporaneo

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“Finale di Partita” di Teatrino Giullare allo Spazio Franco

Dopo il grande successo dello scorso week-end, che ha fatto registrare 3 sold-out consecutivi, con lo spettacolo Un pò di più del duo di performer Bernabeu/Covello, questa settimana, all’interno del programma di ScenaNostra2020 arriva una storica compagnia del teatro italiano, quel Teatrino Giullare che arriva a Palermo con il suo spettacolo più famoso e noto al grande pubblico.

Il 21 febbraio h 21,00 ,in Prima Regionale, andrà in scena “ Finale di Partita” di Samuel Beckett della compagnia bolognese Teatrino Giullare che con questo spettacolo ha vinto Premio Speciale Ubu,  Premio Nazionale della Critica e il Premio Speciale della Giuria 47^ Festival internazionale “Mess” di Sarajevo

“Siamo molto orgogliosi del lavoro fin qui svolto e della grande risposta del pubblico, dichiara Giuseppe Provinzano, non era per nulla scontato che in meno di 2 anni lo Spazio Franco potesse diventare un punto di riferimento per il contemporaneo a Palermo e in Sicilia. Ospitare quelle eccellenze del teatro italiano che non trovano a Palermo un riscontro, uno spazio disponibile a presentare un teatro differente, di qualità e riconosciuto a livello nazionale è motivo di orgoglio e una grande responsabilità che ci stiamo assumendo a dispetto delle risorse economiche che non possediamo ma che riusciamo a generare grazie alla bontà del nostro progetto: resta fondamentale in tal senso il lavoro in sinergia con la Rete Latitudini che mette a sistema tutte le realtá siciliane che si occupano di contemporaneo.

FINALE DI PARTITA, allestimento da scacchiera per pedoni e 2 giocatori è uno spettacolo culto del teatro contemporaneo nazionale e il piú noto di Teatrino Giullare, per il quale basterebbe far parlare le eccellenti parole spese nei loro confronti dalla maggior parte della critica italiana:

  • Una rappresentazione da antologia destinata a rimanere nella memoria.(Franco Quadri, La Repubblica), –
  • Un’autentica scoperta, originalissima, inquietante messinscena. (Renato Palazzi, Il Sole 24 ore)
  • Folgorante e inedito, estremamente rigoroso e coerente. (Claudia Cannella, Corriere Della Sera)
  • Un allestimento che forse sarebbe piaciuto allo stesso Beckett (Gianni Manzella, Il Manifesto).
  • Spettacolo da brividi per originalità, pulizia, persuasione (Roberto Canziani, Hystrio),
  • Creazione di magico incanto. (Valeria Ottolenghi, La Gazzetta di Parma)

SINOSSI di “FINALE DI PARTITA

allestimento da scacchiera per pedoni e 2 giocatori

 Hamm è il re in questa partita a scacchi persa fin dall’inizio. Nel finale fa delle mosse senza senso che soltanto un cattivo giocatore farebbe. Un bravo giocatore avrebbe già rinunciato da tempo. Sta soltanto cercando di rinviare la fine inevitabile.

Samuel Beckett

Uno spettacolo rivelazione, vincitore del Premio Nazionale della Critica e Premio Speciale Ubu, una partita a scacchi tra attori-giocatori che muovono le pedine e pedine-personaggi che muovono una delle storie più significative ed enigmatiche della drammaturgia del Novecento.

La rappresentazione è una sinfonia di mosse e contromosse, botte e risposte, pause, riflessioni, sospiri, rinunce. In questo Finale di partita il capolavoro di Beckett è visto attraverso le possibilità di movimento di due pedine da scacchi e la tensione e la partecipazione dei due giocatori.

Hamm pedina ferma e cieca, Clov pedina che si affanna per la scacchiera senza potersi mai sedere, anche lui sulla strada della cecità e dell’immobilità e nel tentativo di prendere la strada  verso l’uscita. Nagg e Nell pedine fuori gioco, pedine a metà rinchiuse in bidoni.

L’affinità tra il contenuto del testo e il gioco degli scacchi è stata manifestata dallo stesso Beckett e il finale di partita è la terza e ultima parte dell’incontro nel gioco degli scacchi. Una fase distinta dal ridotto numero di pezzi superstiti sulla scacchiera e dal fatto che il re non è più soltanto un pezzo da difendere ma diventa anche una figura di attacco.

BIO TEATRINO GIULLARE

Teatrino Giullare crea spettacoli teatrali, installazioni, laboratori, progetti speciali per il teatro e l’arte.

Dal 1995 cresce la propria ricerca artistica indagando la drammaturgia tramite la sperimentazione di artifici scenici e sviluppando una poetica originale che l’ha portato a realizzare allestimenti teatrali, installazioni e workshop in tutta Italia e in tournèe internazionali in 35 paesi del mondo (Europa, Usa, Canada, Cina, Argentina, Uruguay, Guatemala, Etiopia, Kenia, Russia, Turchia, Pakistan, India, Iran, Israele, Egitto, Marocco, Colombia, Venezuela…).

Gli attori artificiali, gli strumenti di trasformazione, deformazione, duplicazione, gli oggetti, le soglie, le estensioni e le protesi espressive, i campi di forza fisici e mentali sono gli strumenti di volta in volta creati per dare ascolto alla parola e riconoscimento all’evidenza, per indagare il lavoro dell’attore, la comunicazione teatrale, ricercare ed esaltare la natura più intima dei testi.

La Compagnia debutta nel 1995 al Corso di Drammaturgia di Giuliano Scabia al Dams, Università di Bologna, con Alcesti di Euripide, seguono lavori su Aristofane (1996), Plauto (1997), la Commedia dell’Arte (1998), Shakespeare (2002) e scritture originali Re di bastoni Re di denari (1999), Fortebraccio contro il cielo (2003). Dal 2005 inizia il lavoro sulla drammaturgia contemporanea e del Novecento allestendo FINALE DI PARTITA di Samuel Beckett, ALLA META di Thomas Bernhard, LOTTA DI NEGRO E CANI di Bernard-Marie Koltès, LA STANZA di Harold Pinter, CANTI DEL GUARDARE LONTANO di Giuliano Scabia, LE AMANTI da Elfriede Jelinek, MENELAO di Davide Carnevali.

Nel 2009 produce COCO, primo allestimento italiano del testo incompiuto ed inedito di Bernard- Marie Koltès dedicato a Coco Chanel. Nel 2011 ha proseguito l’elaborazione del tema creando il soggetto originale COCO. L’ULTIMO SOGNO.

Nel 2016, in occasione del quarto centenario della morte di William Shakespeare, produce in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona e per la prima volta in Italia, un allestimento di ROMEO E GIULIETTA basato sul testo del Primo In-Quarto (Q1) pubblicato a Londra nel 1597. Teatrino Giullare ha condotto numerosi seminari e workshops teatrali, tra gli altri al DAMS, Università di Bologna, all’Università di Firenze, all’Università di Venezia, al Museo Argentino del Titere di Buenos Aires (Argentina), alla Facoltà di Belle Arti dell’Università di Smirne (Turchia), alla Darpana Academy of Performing Arts di Ahmedabad (India), al Museo delle Arti Applicate di Belgrado (Serbia), al Museo Moubarak de Il Cairo (Egitto), al Teatro Nazionale di Tirana (Albania), al Centro di Educazione Culturale di Varsavia (Polonia), al Festival Iberoamericano di Bogotá (Colombia). Tra i vari riconoscimenti ricevuti il Premio per la migliore attrice al World Art Festival di Praga (2003), il Premio Nazionale della Critica (2006), il Premio Speciale Ubu 2006, il Premio della Giuria ed il Premio Brave New World per la regia al 47^ Festival Internazionale di Teatro MESS di Sarajevo (2007), Il Premio Hystrio Altre Muse 2011, la Menzione Speciale della Giuria Internazionale al Premio Teatro Nudo (2016), l’Excellent Play Award della Central Academy of Drama di Pechino (2019).

 21 FEBBRAIO 2020 H 21.00Prima Regionale  

allo SPAZIO FRANCO ai Cantieri Culturali alla Zisa – Palermo

FINALE DI PARTITA

allestimento da scacchiera per pedoni e 2 giocatori

diretto e interpretato da TEATRINO GIULLARE

scenografie e pedine CIKUSKA

maschere  FRATELLI DE MARCHI

produzione  TEATRINO GIULLARE

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Ingresso:

Intero 10,00€

Ridotto 8,00€ (Lavoratori dello spettacolo e under 35)

Ridotto 6,00€ (studenti universitari e accademie)

Info

Facebook: Spazio Franco

www.spaziofranco.com
FRANCO ​- UFFICIO ​COMUNICAZIONE 

+393891519297 Organizzazione

+393791906102 Biglietteria

spaziofrancomunicazione@gmail.com

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