Rifiuti, Confapi Sicilia: “Schifani ora acceleri e faccia chiarezza su avvio iter abrogativo della norma che ha arrestato la messa in funzione di nuovi impianti”

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La Confederazione italiana per la piccola e media industriale siciliana (Confapi Sicilia) chiede chiarezza sull’iter e la tempistica legislativa inerente all’abrogazione, annunciata dal Presidente Schifani nei giorni scorsi, del provvedimento contenuto nella legge regionale numero 9 del 2023, approvato all’Ars la scorsa estate che prevede il divieto di costruzione degli impianti di trattamento dei rifiuti, entro i tre chilometri dai centri abitati, già esistente per i terreni ad uso agricolo ed esteso ad oggi al settore industriale.

A sollecitare risposte operative il Presidente della filiera Rifiuti della Confederazione regionale, Sebastiano Migliore che accoglie il monito e il timore degli imprenditori che hanno investito milioni di euro ed intrapreso il lungo e farraginoso percorso burocratico, per le autorizzazione di costruzione nuovi impianti anni prima dell’approvazione della norma. Dunque, nel pieno rispetto delle precedenti previsioni di legge, che al momento vivono una fase di stop ai lavori.

L’iter di approvazione della norma, avvenuta a ridosso dell’estate e che interessa uno dei settori più torturati dalla burocrazia, inefficienze regionali e infiltrazioni di tipo mafioso, nonostante riguardi un servizio di pubblica utilità, ancora una volta ha ignorato la concertazione con le associazioni datoriali ” dichiara Dhebora Mirabelli Presidente Confapi Sicilia. Assistiamo inermi all’entrate in vigore di norme che seguono logiche politiche a noi incomprensibili e che producono effetti e conseguenze devastanti per il comparto economico-produttivo. Va rivisto una volta per tutte questo modo di fare, con il dichiarato impegno della politica regionale a diventare alleato delle imprese che fanno economia e producono posti di lavoro restituendo servizi alla collettività” , conclude Mirabelli.

Confapi Sicilia chiede che alle parole del Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ora segua un intervento tempestivo che consenta alle PMI interessate la prosecuzione dei lavori e la più celere messa in opera di nuovi impianti.

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