L’arte della manipolazione: I “trucchi” per smascherare i ricatti emotivi. A colloquio con Angela Ganci

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Come si riconosce un manipolatore?

Chi non si sarà posto questa domanda, in un punto specifico della propria esistenza, magari nel ruolo di vittima o semplicemente di confidente, cogliendo la fine e subdola Arte della seduzione maligna, tipica del manipolatore narcisista e psicopatico?

La prima caratteristica essenziale di un manipolatore è sicuramente la credenza di avere sempre ragione, al punto che, se il punto di vista altrui differisce dal proprio, il primo non viene preso in considerazione, ma criticato e svalutato, in una catena praticamente ricorsiva di ricatti, denigrazioni, finalizzati a minare la fiducia già traballante della vittima.

Di manipolazione se ne parla dalla notte dei tempi, ne parlava già Arthur Schopenhauer nel suo famoso “L’arte di ottenere ragione” e ad oggi l’informazione su questo tema è ancora attualissima.

Prevenzione dell’abuso, in questo caso, perchè la manipolazione è una subdola Arte di irretire una vittima inconsapevole e portarla inesorabilmente a percepirsi dipendente dal carnefice, fino a soddisfarne le oscura volontà, non ultime a contenuto sessuale, e umilianti la dignità del corpo e della morale.

Di manipolazione si tornerà a parlare con Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, docente e giornalista di Palermo, Martedi 4 Agosto, a partire dalle 19,30 su Radiomiabari, all’interno della Rubrica “Petali di Medicina” del Quadrifoglio Rosa, Associazione ONLUS diretto sal Dottor Giuseppe Imbornone e attiva a livello internazionale, con sede all’interno dell’Ospedale Civico di Palermo, promotrice di una cultura della prevenzione. La trasmissione è condotta dalla giornalista Cinzia Tattini.

Di seguito i principali temi affrontati durante la diretta:

1) Caratteristiche del manipolatore seriale: Persona all’esterno carismatica e rispettabile, precisa sul lavoro e premurosa, affettivamente il partner ideale, l’incarnazione dei desideri proibiti e mai realizzati. Tutto con le sembianze del paradiso, prima che cada la maschera dell’inganno e si sveli l’incubo della manipolazione e della squalifica della vittima ignara e fiduciosa. Il manipolatore comincerà infatti presto a criticare, svalorizzare, fare sentire in colpa la povera vittima, la quale si sentirà responsabile e schiacciata, sviluppando stress e disturbi psicosomatici. Re dell’Egocentrismo, il manipolatore è convinto che i suoi problemi siano sempre più importanti di quelli della vittima. Se quest’ultima glielo farà notare verrà presto accusata di essere egoista, senza alcun riscontro oggettivo.

2) Tecniche manipolative

2.1) Love bombing: potentissima tecnica manipolatoria consistente di una fase iniziale caratterizzata da lusinghe, seduzione, contatti corporei non sessuali, ma carichi di affetto (carezze, abbracci), seguita da una fase di denigrazione e svalutazione, proprio delle stesse caratteristche prima adulate. Lo scopo è confondere la vittima, puntando sul suo disperato bisogno di approvazione.

2.2) Gaslighting: “Questa cosa non è mai successa”, “Ti stai inventando tutto”.

Il manipolatore nega di aver fatto/detto delle cose con lo scopo di difendersi e non mettere in discussione le proprie affermazioni. In tal modo la vittima si ritrova confusa e spiazzata e comincerà ad avere sempre meno fiducia in se stessa, fino a sentirsi pazza e a giustificare l’aggressore.

2.3) Proiezione e deresponsabilizzazione

Il manipolatore sposta le proprie caratteristiche negative sulla vittima: mostra le proprie qualità e proietta sull’altro i propri difetti, che esistono solo dentro la vittima. Il fine è di “uscirne pulito”, additando, per esempio, la storia in crisi al comportamento maldestro della povera vittima

2.4) Generalizzazioni

Il manipolatore, solitamente, usa frasi vaghe e a volte prive di senso. Un vero ammaliatore, che utilizza frasi tipiche “Siete tutti uguali” senza specificare chi sono gli altri, oppure “Ti da fastidio qualsiasi cosa”. L’obiettivo? L’obiettivo è quello di portare la vittima allo sfinimento senza mettersi in gioco.

3) Come difendersi.

Il presupposto è che il manipolatore, non sempre consapevole delle tecniche che adotta, quasi mai deciderà di rinunciare al Potere psicologico che le sue tecniche gli danno sulla vittima.

Ecco che la vittima deve prima possibile conoscere le tecniche,  essere consapevole delle proprie emozioni, ascoltare il corpo e i segnali di ansia che rimanda, allontanandosi fisicamente, se possibile, dal manipolatore.

Un vero manipolatore cambierà con estrema difficoltà, in molti casi affatto, semplicemente perchè il potere e il dominio sull’Altro sono basilari per mantenere un’immagine di Sè vincente: una strategia utile per la vittima è quella, dopo aver chiare tutte le tattiche messe in atto, di delineare bene i confini tra Sè e l’Altro, al fine di non sentirsi responsabili di colpe e recriminazioni che appartengono solo a chi le mette in atto.

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Per seguire la diretta di Martedi 4 Agosto gli ascoltatori potranno collegarsi al link della Radio http://www.radiomia.net/, e porre domande durante la diretta.

Per porre domande sul tema “Manipolazione psicologica” è possibile inviare un messaggio al numero di RadioMiaBari 3475804214, prima o durante la diretta Radio.



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