Confedercontribuenti accanto alle ”vittime”, riaprendo il gravoso problema della cattiva sanità in Sicilia e non solo

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Maria Grazia Grillo, la mamma del piccolo Robertino che da più di vent’anni è tetraplegico in seguito ad un’ incidente stradale mentre attraversava la strada dichiara “Non siamo tutelati dalle istituzioni, dobbiamo affrontare tutto da soli, la disabilità a volte  è vista come un privilegio”.

Nel giorno di Pasqua il piccolo si sente male e viene portato d’urgenza a pronto soccorso di Catania al Cannizzaro, resta 24 ore al pronto soccorso nelle sue condizioni cagionevoli, insieme al padre che non possiede neanche una sedia dove adagiarsi per stare accanto a suo figlio, condizione quelle delle lunghe attese e mancato supporto immediato a pazienti e accompagnatori, che riguarda tutti gli ospedali siciliani e italiani.

Finalmente data la condizione, Roberto viene subito Trasferito in Medicina di urgenza per una grave forma di polmonite ab ingestis (polmonite da materiale ingerito) , inizia l’ennesimo calvario di Robertino e la sua famiglia tra esami , possibilità di regressione per l’alimentazione , ma mamma Maria Grazia non si arrende e combatte affinché vengano eseguiti dei controlli specifici con una certa ripetizione , che non verranno comunque fatti, ma Robertino è stato sottoposto comunque a  dei controlli , per i quali non serve tornare indietro per alimentarsi  , ma ha estremo bisogno di cure particolari e  specifiche in centri appositi di Logopedia, neuropsicomotricità.

La regione a livello di normativa di legge indirizza le cure a centri regionali , che a detta di mamma Maria Grazia , sono privi delle più moderne attrezzature per le cure di Robertino e dei bimbi come lui , sono purtroppo molto indietro nelle cure e nelle innovazioni , nelle terapie e nei macchinari. La nuova lotta di mamma Maria Grazia   appoggiata da Confedercontribuenti, che da sempre si batte PER I DIRITTI DEL CITTADINO CONTRO IL MAL FUNZIONAMENTO DELLA SANITA’ LOCALE E NON SOLO    pone il nuovo interrogativo all’amministrazione pubblica e alla sanità, se in quanto cittadino contribuente e in qualità di genitore, non si è forse liberi di scegliere il meglio per il proprio bambino e strutture moderne in grado di rispondere alle esigenze dei pazienti che nel territorio siciliano mancano . Bisogna accontentarsi di strutture non moderne , dove scarseggiano attrezzatture e prassi riabilitative di un certo livello?

Altro calvario di questi giorni di mamma Maria Grazia è il divieto dell’ingresso in ospedale per norme covid vigenti , la sofferenza di non poter stare vicino al proprio figlio , con la speranza di proteggerlo , ma una mamma non può e non deve accettare che alcuni soggetti abbiano la possibilità di entrare anche senza dispositivi anti covid e le scuse da parte del personale sanitario non bastano, non possono bastare, soprattutto in reparti delicati. La vita di Robertino è delicata e va protetta , come quella di tutti i pazienti.

Ricordiamo sempre che la vita di Robertino è stata una vita strappata alla sua normalità e serenità da chi troppe volte resta impunito e da chi parte lesa deve continuare a lottare contro burocrazia, mala sanità, poca chiarezza e poca e corretta assistenza. L’ inadeguatezza del sistema sanitario locale e non solo è uno dei temi importanti che la CONFEDERCONTRIBUENTI (una Confederazione Nazionale delle Imprese e dei Contribuenti che si occupa di tutela delle famiglie e delle imprese dalla maglia burocratica del sistema italia) tratta e denuncia, al fine di porre l’ attenzione a vicende come quella di Roberto , che mettano in moto una catena che dia risposte immediate e soluzioni al cittadino .

Altre tematiche come: Fisco, lavoro, sviluppo, lotta alle mafie e all’usura sono tra gli obiettivi della Confedercontribuenti.

Il racket, l’usura criminale e bancaria, Equitalia ed il sistema burocratico italiano continuano a mietere “vittime” per le quali bisogna fare qualcosa di concreto.

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