Amat, ancora bloccato il contenzioso tributario col Comune

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Le sigle sindacali a gran voce sollecitano che si risolva la questione per rimodulare il contratto di servizio

In una nota indirizzata al Primo cittadino, Vicesindaco, Assessore alla mobilità, e al Consiglio di Amministrazione Amat, i Sindacati rimarcano il mancato rinnovo del contratto di II livello scaduto ormai da più di 10 anni, ed inoltre, denunciano  i continui ritardi sul pagamento delle retribuzioni mensili .

“Costretti loro malgrado ad enormi sacrifici, i lavoratori dell’Amat attendono ancora pazientemente di poter richiedere all’Azienda il contratto di secondo livello, ormai fermo da un decennio per motivi ostativi dettati dagli equilibri economico-finanziari causati dal lungo contenzioso tributario sul quale vi erano recenti speranze che il Socio avesse trovato finalmente la soluzione per consentire ad Amat Palermo S.p.A. di uscire fuori dall’impasse. Ma ancora dobbiamo registrare il velo del silenzio sulla delibera di Giunta che avrebbe dovuto porre fine al contenzioso giuridico-fiscale”. Così scrivono in una nota inviata al Sindaco di Palermo Roberto Lagalla; all’Assessore al Bilancio e Vicesindaco Carolina Varchi; all’Assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità Maurizio Carta, nonchè al Consiglio di Amministrazione Amat Palermo S.p.A., le sigle Filt-Cgil, Fit-Cisl, Faisa-Cisal, Ugl-Trasp, Cobas Trasporti, e Orsa Trasporti.

“Nel frattempo – proseguono i Sindacati – si continuano a subire, a danno dei lavoratori, continui ritardi sul pagamento delle retribuzioni per le quali, anche questo mese, non abbiamo certezze su quando arriveranno, considerato che l’Azienda sopravvive delle risorse inviate costantemente in ritardo, e che il primo bimestre 2023 sia già trascorso abbondantemente senza che allo stato attuale siano pervenuti i fondi necessari per garantire la corresponsione certa delle retribuzioni nei normali tempi, giusto per riportare un esempio pratico”.

“Pur ancora non disperando di ricevere questo mese le paghe regolarmente – precisano le sigle Sindacali – non possiamo non attenzionare che, assistendo ogni tanto a proclami di buon auspicio e di rilancio per l’Azienda di trasporto a Palermo, paventando innovazione e più reti tranviarie, dall’altro lato continuiamo a registrare decisioni volte a restringere le possibilità per Amat di continuare ad erogare servizi efficienti. D’altronde non potrebbe essere altrimenti coi continui tagli imposti dal Socio unico, con la conseguenza della progressiva riduzione dell’offerta di servizio alla città, e malgrado il cambio del CdA, che potremmo definire ‘sconosciuto’ ma già alle prese con le annose questioni che vengono trasmesse da un CdA all’altro”.

“E’ contraddittorio che, dall’Amministrazione comunale, chiedano servizi più capillari quando tra i ritardi del trasferimento dei contributi, e soprattutto delle risorse continuamente tagliate ad ogni bimestre, l’Azienda ci prospetta un quadro di incertezze su ogni fronte di legittima rivendicazione, oltre alle difficoltose possibilità di poter rispondere agli imperativi assessoriali volti ad un servizio più soddisfacente alle esigenze dei cittadini. Riteniamo, infine, che possa esserci utile avere dei chiarimenti sul futuro aziendale chiedendo contestualmente con la presente nota, una convocazione urgente che possa sciogliere ogni dubbio e ogni preoccupazione che incide sulla serenità dei lavoratori”, concludono Franco Mineo (Filt-Cgil), Salvatore Girgenti (Fit-Cisl), Fabio Danesvalle (Faisa-Cisal), Corrado Di Maria (Ugl), Carlo Cataldi (Cobas), e Giuseppe Taormina (Orsa).

Sabina Spera

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