Maxiprocesso. Trent’anni dopo, Tirrito: ”Resta l’unica grande sentenza”

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Il 30 gennaio 1992  la Corte di Cassazione rendeva definitiva la sentenza del maxi processo contro i boss di Cosa Nostra iniziato nell’aula bunker di Palermo il 10 febbraio del 1986.

“È una data che rappresenta la vittoria dello Stato contro la mafia forse la prima e l’unica grande sentenza di quella tipologia” ricorda Maricetta Tirrito, portavoce del Cogi (Comitato collaboratori di giustizia).

“Più di quattrocento imputati, una dozzina di ergastoli confermati in Cassazione – aggiunge Tirrito – e  condanne pesanti per quasi tutti gli imputati. La gran parte delle assoluzioni pronunciate nel giudizio d’appello per gli omicidi Giuliano, Dalla Chiesa, Giaccone ed altri venne annullata e per gli imputati venne disposto un nuovo giudizio”.

Per arrivare a infliggere questo colpo alla mafia è stato essenziale il lavoro di squadra un concetto che Paolo Borsellino e Giovanni Falcone avevano capito bene e prima di loro lo avevano capito altrettanto bene Antonino Caponnetto e Rocco Chinnici.

Antonino Caponnetto e Maricetta Tirrito

Il pool antimafia, infatti, è la testimonianza dell’efficacia di lavorare in gruppo. “A giocare un ruolo fondamentale – aggiunge Tirrito – un’intuizione di Rocco Chinnici, che vide proprio in Antonino Caponnetto il valido capo di una squadra che comprendeva oltre a Borsellino e Falcone, i giudici istruttori Leonardo Guarnotta e Giuseppe Di Lello. Ricordiamo – conclude – anche il presidente Alfonso Giordano, scomparso la scorsa estate, figura simbolo della lotta alla mafia: con coraggio accettò l’incarico per gestire il dibattimento nell’aula bunker dell’Ucciardone dopo che ben dieci colleghi avevano rifiutato ed emise lo storico verdetto”.

 

Joey Borruso
Author: Joey Borruso

Sono una giornalista/pubblicista palermitana, amante delle discipline artistiche e della musica ma anche appassionata di moda ed arti visive. Interessata a tematiche di cultura e cronaca cittadina. Curo alcuni uffici stampa: attualmente mi occupo della comunicazione per un pittore, una psicologa e un personaggio politico. Desidero far fruire e trasferire esperienze ed emozioni attraverso un approfondimento su tutto ciò che cattura particolarmente la mia attenzione e che quindi ritengo meritevole di condivisione.

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