Castelluzzo Spanò

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Castelluzzo SpanòSpanò, al tempo dei Siculi, era forse l’antica Enatus; il Plumari pretende che fosse l’Alesa mediterranea. L’origine del nome sembra legata a qualche ricordo spagnolo. E’ posto tra i casali Carcaci e Regalbuto, soggetto alla corte capitanale di Randazzo. Il castelluzzo di Spanò fu costruito da Nicola di Troina nel 1263. Il Radice, esponendo le tesi del D’Amico, del Fazzello e del Mandalari, finisce col concordare con quest’ultimo il quale dice che "Spanò appartenne agli Spatafora di Randazzo per cessione fatta dalla città, o per conquista che ne fece questa famiglia. [.] Il feudo passò quindi agli abati commendatari dell’abbazia di Sant’ Ugo di Novara di Sicilia. Questa notizia è confermata dai manoscritti esistenti in Randazzo; onde è inesatto quanto scrisse il D’Amico. [.] Probabilmente il casale s’ estinse all’ epoca della riunione. Sono visibili ancora il castello e la chiesa dedicata a Santa Maria della Stella, bellissima architettura da rivaleggiare con quella di Santa Maria di Maniace. I signori Collima di Troina, a cui appartiene il feudo, hanno ridotto la chiesa a fienile. Spanò fece un tempo parte del territorio di Bronte; fu aggregato a Randazzo nel 1831, per via di una lite. Speriamo che nella futura circoscrizione territoriale ritorni a Bronte, a cui è unito per ragioni di confine, e di maggiori comodità per gli affari giudiziari e amministrativi."

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