Castello di Palagonia

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Ubicazione: dell’edificio non esiste più alcuna traccia. Sorgeva, comunque, nella parte alta dell’abitato, presso la chiesa madre.
Localizzazione storica: Val di Noto.
Cronologia delle principali fasi storico-costruttive: non precisabile: la licentia per la costruzione del castello venne concessa nel 1450 ma non è noto se al privilegio seguisse effettivamente la realizzazione.
Notizie storiche:
1294 – Palagonia è documentata come casale infeudato a Rambau Desfar – Ada Siculo-Aragonensia, I, 2, pp. 66-67.
Regno di Giacomo d’Aragona (1285-1296) – Palagonia è feudo di Ruggero di Lauria – Amico 1855-56, II, p. 241. 1320 (ante) – e feudo di Blasco Alagona – ibidem.
1320 – viene concessa a Ruggero di Passaneto, genero di Blasco Alagona -ibidem.
1320 (post) – confiscata a Ruggero di Passaneto, viene concessa a Filippo Ventimiglia – ibidem.
1392 – il feudo è concesso a Berenguer Cruylles, quindi a Ubertino la Grua e a Calcerando di San Miniato che, dopo il 1408, vendette Palagonia a Giacomo Gravina – ibidem.
1450 – concessione in favore di Carlo Gravina della licenza per costruire un castrum o fortellicium nel feudo e terra di Palagonia e di attirarvi abitanti -ACA, Cancilleria 2865 c. 30v.
XV-XVIII – Palagonia rimane feudo della famiglia Gravina.
Proprietà attuale: l’area è di proprietà pubblica (Comune).
Uso attuale: nessuno,
Stato di consistenza: attestazione documentaria in assenza di resti visibili; non e dato sapere se alla concessione della licenza del 1450 abbia subito fatto seguito la costruzione di un primo castello, sostituito successivamente dal palazzo principesco.
Impianto planimetrico: l’impianto planimetrico del palazzo dei principi di Palagonia era quadrate con grossi rinforzi bastionati agli angoli e larghe paraste bugnate elevate sino alia copertura.
Rapporti ambientali: il palazzo fu costruito nella parte sommitale dell’altura su cui si sviluppa il centro abitato.

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