Castello di Granieri

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granieri.jpgLa fortificazione si trova in contrada Insolio, a fianco della frazione Granieri, in un sito equidistante da Caltagirone e da Chiaramonte Gulfi (km 15 per parte). Vi si può giungere facilmente o da Acate o da Chiaramonte o da Caltagirone. Se si sceglie la provinciale Acate-Chiaramonte, a 6 km da Acate si prende la strada per Botteghelle-Granieri-Molino Ramione; se si parte da Caltagirone, si va sulla Caltagirone-Acate per imboccare, al bivio del km 3 da Caltagirone la strada suddetta per Molino Ramione-Granieri-Botteghelle.
Localizzazione storica: Val di Noto.
Cronologia delle principali fasi storico-costruttive: è ipotizzabile che la fondazione del castello sia da collocarsi nel XIV secolo.
Notizie storiche:
1356 – il fortilitium del feudo Granieri è ricordato da due documenti della cancelleria di Federico IV del 1356. Il 20 febbraio di quell’anno il re ordina al capitano di Noto, Giovanni Landolina, di far custodire il fortilicium sive castrum di Granieri, detraendo la spesa dalle rendite del feudo; poco dopo però Federico IV ordina la restituzione dei beni sequestrati a Venezia a Isabella Palizzi esistenti in Val di Noto, fra cui il feudo Granieri – Cosentino 1886, pp. 121, doc. CXLV e 224 doc. CCLIV.
Proprietà attuale: privata.
Uso attuale: fattoria con villa.
Stato di consistenza: complesso architettonico quasi interamente conservato.
Impianto planimetrico: rettangolare.
Rapporti ambientali: è costruito su un’altura a m 351 s.l.m., delimitata dal vallone di Santa Venera a nord e da quello di Granieri a sud. II paese più vicino è Licodia Eubea, da cui dista in linea d’aria km 15; non vi è, però, alcun collegamento viario tra le due località. Data la posizione isolata e lontana da importanti vie di comunicazioni, la fortificazione sembra sia stata soltanto un caposaldo feudale.
Descrizione: il complesso e attualmente costituito da quattro torri gemelle disposte secondo un rettangolo di m 70 x 90. Esse sono collegate da un robusto muro di recinzione, alto m 4 ed allineato con i lati esterni delle torri.
Le torri – costruite con pietre irregolari di piccolo taglio cementate con malta, ma con cantonali ed aperture a bugne ben lavorate e sagomate – si conservano bene in tutto 1’alzato (circa m 8), esclusa la merlatura. A pianta quadrata (m 6 x 6), esse sono a due piani, dei quali quello inferiore è leggermente scarpato, con segnapiano formato da una coppia di listelli piatti e poco aggettanti che collegano i cantonali.
In ogni lato si aprivano delle finestre rettangolari, di cui alcune sono state o ingrandite o murate o trasformate in circolari, sempre con orlo bugnato. Alla corte, munita di cisterna, si accede da due ingress! situati rispettivamente sui lati est e ovest. Nel lato rivolto a sud è una piccola loggia profonda m 8, lunga m 12 in stile classicheggiante, forse per rispondenza ad un palazzo di molto posteriore alle torri. Essa è articolata con delle paraste agli angoli e un ingresso centrale sormontato da un arco a tutto sesto.
Il palazzo, a pianta rettangolare, sovrasta le torri ed è costituito da un seminterrato, un piano terra e un primo piano.

Credit: Foto di Rosario


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