L’abitato originario di Bolognetta si sviluppò nel sec. XVII intorno ad un fondaco che veniva considerato luogo di sosta quando incamminandosi sulla regia trazzera ci si avviava verso l’interno della Sicilia partendo da Palermo. All’inizio di quel secolo la cittadina portava il nome di Ogliastro, si trovava nel feudo di Casacca e apparteneva al marchese di Marineo Vincenzo Bologna. Questi vendette il feudo a Marco Mancino, facoltoso mercante genovese: con il mero e misto imperio sugli abitanti. Gli impose però di onorare nel nome della cittadina, che sarebbe sorta, il casato dei Bologna. L’acquirente fece tutto fuorché mandare ad esecuzione la clausola del contratto che aveva sottoscritto. Chiamò infatti l’abitato Casacca e poi gli diede il nome di Santa Maria di Ogliastro, che il Nicotra pensa derivi da un oleastro sorto dinanzi ad una immagine della Madonna che si trovava nel fondaco. La disputa sul nome da dare alla cittadina fu cruenta e si concluse soltanto nel 1882 quando Vincenzo Bologna ebbe finalmente la meglio. La chiesa Madre risale al XVII sec. e fu restaurata nel 1785 da Marco Mancino; al suo interno si possono ammirare sculture che provengono dalla scuola del Bagnasco, una statua di ignoto autore che raffigura Sant’Antonio da Padova e tre quadri di Alberto Duno, in cui sono rappresentati rispettivamente la ‘Madonna del Cannine’, ‘San Giuseppe’ e ‘Sant’Anna’. Sempre all’interno della stessa chiesa troviamo un fonte battesimale in pietra di Cidonio ed un’altra statuetta del ‘ Bagnasco raffigurante ‘San Giovanni Battista’. Del XVII secolo è anche il palazzo baronale che Marco Mancino fece edificare: il palazzo dominava l’abitato da sud-est, ma oggi si presenta sfigurato ed irriconoscibile. Si consiglia inoltre una visita al Museo Civico etnoantropologico di Bolognetta. E’ denominato Museo della Casa Contadina perché sito nella casa di contadini che vi abitarono ai primi del ‘900. Sia gli interni che il prospetto esterno sono stati restaurati mantenendo intatto lo stile originario. Nel 1985 il museo è stato acquistato dal Comune di Bolognetta ed in seguito ne è stata assegnata la direzione alla dott.ssa Maria Grazia Guttilla, promotrice del riassestamento e della catalogazione di tutti gli oggetti ivi esposti. La Casa Contadina è stata allestita con arredi e suppellettili dell’epoca, donati dai cittadini bolognettesi; gli oggetti rappresentano rispettivamente: il ciclo dell’olio, il ciclo della vite e il ciclo del grano. |
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