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“Una notizia – sottolinea Tirrito – che provoca sgomento, la testimonianza che le scarcerazioni continuano. Cosa sta accadendo? Sembra di essere tornati alla stagione degli accordi, dei segreti e delle infamie; quando lo stato e la mafia apparentemente lottavano, ma sotto sotto stringevano accordi. Ora Bonafede fa l’ennesimo annuncio di revisione della norma scarcera-boss, ma non posso avere fiducia nei gesti di questo ministro che fa errori a ripetizione. Ricordiamoci – prosegue – che il 41 bis nasceva per la necessità di interrompere la comunicazione e la trasmissione di ordini e poteri. Esattamente il contrario di ciò che sta accadendo con la re-immissione dei boss mafiosi nel tessuto sociale di origine. Quest’anno, tra pochi giorni, sarà il 23 maggio, giorno della commemorazione della morte del magistrato Giovanni Falcone e di Francesca Morvillo, oltre agli uomini della scorta. Voglio proprio vedere che frasi quest’anno avranno il coraggio di pronunciare – conclude – quando cercheranno di fare passerella sui morti che stanno oltraggiando con questi gesti”.







