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“Considerati tutti i DPCM in atto che impediscono lo svolgimento di qualsiasi evento aperto al pubblico in teatri, sale da concerto, luoghi assimilabili o addirittura all’aperto, questo lo consideriamo uno smacco agli operatori teatrali e per i teatri attualmente chiusi, comparto ad un passo dal baratro per via della chiusura forzata”.
A sostenerlo è Filippo Virzì, Responsabile dell’Ugl creativi di Palermo.
“Una scelta che rischia di mortifica tutti gli italiani che da mesi non possono godere dell’Arte – spiega Virzì – noi chiediamo parità di trattamento nel settore Arte e Spettacolo in quanto il Teatro Ariston non deve essere un’eccezione alla legge”.
“Chiediamo a questo punto – conclude Virzì – che tutti i Teatri italiani possano applicare rigidi criteri e protocolli di monitoraggio della diffusione del COVID-19, sanificazione e distanziamento, come hanno già fatto nei mesi estivi con ottimi risultati per ridare ossigeno ai teatri quindi riaprirli, gli stessi hanno registrato con i cinema durante la loro passata riapertura il più basso indice di contagio, la legge è uguale per tutti”.






