Monreale e il Duomo

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A 8 chilometri da Palermo, su un terrazzo del Monte Caputo, si trova la cittadina di Monreale la cui fama è data dallo splendido Duomo considerato il capolavoro dell’arte siciliana del Medioevo affacciato sulla piazza Vittorio Emanuele dove si trova un’elegante fontana del Tritone opera scultorea di Mario Rutelli. Monreale e il DuomoIl maestoso Duomo, che conserva ancora oggi intatto l’originario splendore, viene fondato nel 1174 dal re normanno Guglielmo II quale segno di devozione alla Vergine e a Gesù; un mosaico del presbiterio raffigura il re che offre la chiesa alla Madonna Assunta alla quale dedica l’edificio. In seguito nel 1267, per volere di Clemente IV il Duomo viene intitolato alla Natività di Maria. Sotto il portico a quattro colonne e archi settecenteschi, opera dello scultore Ignazio Marabitti, che precede la facciata, fra due torri (quella di sinistra rimasta incompiuta) sono nascosti due portali bronzei: quello dell’ ingresso principale, a due battenti, opera di Bonanno Pisano (1186) con formelle a rilievo che narrano momenti del Vecchio e del Nuovo Testamento e quella sul fianco sinistro della Chiesa, opera di Barisano da Trani (1179) raffigurante Gesù e i Santi. Nel maestoso interno ammiriamo la sfolgorante bellezza dei mosaici che creano un’atmosfera solenne indescrivibile. I mosaici rivestono la quasi totalità delle pareti (6430 mq.) e rappresentano storie del Vecchio e del Nuovo testamento. Nell’abside destra è raffigurato S. Paolo e alcuni eventi della sua vita. La Monreale e il Duomopianta della Chiesa è di tipo basilicale, a tre navate separate da colonne in marmo con capitelli finemente decorati. Delimitano la navata centrale diciotto colonne in granito. Il pavimento della cattedrale terminato nel XVI sec. è in granito e porfido a disegni geometrici. Sul fondo del Duomo, dietro la prospettiva dei grandi archi a sesto acuto di stile arabo, splendono i mosaici con figure di Santi, di Angeli e di Apostoli intorno alla Madonna col Bambino sovrastati dalla gigantesca figura del Cristo Pantocratore (dal greco “Pantocrator” che significa benedicente) che occupa tutta l’estensione del catino absidale. Nella mano sinistra il Cristo regge un vangelo dove si legge in latino “Io sono la luce del mondo, chi mi segue non cammina nelle tenebre, ma avrà luce di vita”. Ai lati del santuario sono collocati i sarcofagi in porfido dei re normanni Guglielmo I e Guglielmo II, la Monreale e il Duomotomba di Margherita di Navarra, moglie di Guglielmo I e dei suoi figli Enrico e Ruggero. Da qui si passa alle ricchissime cappelle di San Benedetto e del Crocifisso, capolavoro barocco ad intarsi colorati di pietre dure nella quale è ospitato il miracoloso crocefisso dono di Guglielmo II al Duomo mentre nelle nicchie laterali si trovano le statue della Fede e della Speranza. Dell’esterno del Duomo ammiriamo lo straordinario gruppo delle tre absidi fine­mente decorati ad archi che si intrecciano fra loro e si sviluppano su tre ordini. I colori e la lavorazione costituiscono un interessante esempio dell’arte normanna. Sul lato destro del Duomo si apre lo stupendo Chiostro del Convento Benedettino, anch’esso del XII sec. edificato da Guglielmo II nello stesso periodo in cui venne costruita la basilica. Lungo i quattro lati del Chiostro si snodano le fila di colonnine binate di forme svariatissime incrostate d’oro e decorate da mosaici e pietre preziose, tutte diverse. Le colonnine, che per forme e lavorazioni provano la presenza di maestranze arabe, greche e provenzali per la costruzione di questo capolavoro, sorreggono capitelli adorni di magnifiche e svariate sculture In un angolo del chiostro si trova “il chiostrino” che racchiude, all’interno di un recinto quadrato con tre arcate per ogni lato, la fontanina di stile arabeggiante che ricorda un tronco di palma sormontato da un bocciolo formato da dodici figure intente a danzare o a suonare. Nell’insieme questo chiostro rappresenta un incomparabile gioiello d’architettura e scultura di armoniosa bellezza in cui il turista può assaporare una delicata atmosfera di serenità e pace.

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