Il Museo D’Aumale di Terrasini scrigno di tesori. Si inaugura venerdì 23 agosto la mostra ”L’Opra dei pupi”

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La Collezione Canino con un evento impreziosito dalla letteratura e dal jazz

“L’Opra dei pupi. La Collezione Canino” è il titolo la mostra che si inaugura alle 18 di venerdì 23 agosto al  Palazzo D’Aumale – Museo Regionale interdisciplinare di Terrasini.

Patrocinata dalla locale amministrazione comunale, la mostra espone la collezione di pupi e attrezzature sceniche del teatro delle marionette di Don Liberto Canino, che dal 1828 costituisce uno degli esempi di maggiore rilievo del teatro tradizionale siciliano, non a caso proclamato nel 2001 patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Un viaggio esperienziale, quello proposto nello specifico, che racconta la storia della famiglia Canino, avventura culturale esemplare del patrimonio siciliano. Dopo la scomparsa dell’ultimo puparo Nino, avvenuta nel 2015, infatti, la storia dei pupi della famiglia Canino è diventata una realtà al femminile grazie all’associazione “I pupi di Nino Canino”, costituita dalla sorelle Maria Pia e Laura.

I materiali risalenti già ai primi dell’800 costituiscono il corredo completo di uno degli esemplari dell’opera dei pupi tradizionale siciliana, come anche dell’arte tecnica nella realizzazione di ossature, teste, fondali, cartelloni e complessi scenografici. Rappresenta un esempio di alto pregio di maestranze artigiane specializzate e pressoché scomparse, segno di una forma d’arte il cui valore si fonde con la storia antropologica e sociale della cultura siciliana.

Un grande appuntamento, dunque, quello in programma, peraltro ricco di diversi momenti. Dopo l’inaugurazione, quindi alle 19, si terrà la presentazione del libro “Taste of America” di Barbara Cucinella (Edizioni La Zisa), un viaggio coast-to-coast alla scoperta della cucina americana, che sarà raccontato dalla stessa autrice insieme al direttore della casa editrice, Davide Romano. La presentazione sarà seguita da un assaggio di musica jazz con il duo composto da Monica Crivello (voce) e Giovanni Conte (pianoforte).

La Città di Terrasini con il suo polo museale a carattere interdisciplinare si presenta, così, come location ideale per l’incontro tra due dimensioni dell’identità culturale.

«Per il D’Aumale e per il Museo Riso è un momento importante perché si dà voce a uno dei pupari più storici della nostra terra. Proprio la Collezione Canino – afferma Valeria Li Vigni, direttrice del Museo regionale di arte moderna e contemporanea di Palazzo Riso – è  stata una delle prime a essere vincolata dall’allora sezione antropologica della Sovrintendenza di Palermo in quanto opera unica e, per noi, costituisce un valore aggiunto nel momento in cui la presentiamo in questo spazio.  Siamo davanti a una storica famiglia di pupari, antesignani dell’opera dei pupi che in Sicilia ha avuto grande impulso. Liberto Canino fu uno dei primi a scolpire i pupi, prendendo spunto dalla scuola di Liegi, da altri teatri che non avevano il pupo armato come quello che appartiene alla nostra tradizione. Da Liegi a noi, con un imprinting siciliano, assolutamente nostro, che ci caratterizza ancora di più. È per me motivo di grande orgoglio presentare questa mostra, tra le ultime in ordine di tempo del mio mandato al Riso, prima di passare a reggere la Sovrintendenza del Mare che ho chiesto per potere continuare le grandi grandi imprese alle quali ha dato il via mio marito.  Parliamo dell’ulteriore segnale della vita intensa che sta da tempo vivendo il Museo Riso e che anche con il nuovo direttore, Luigi Biondo, che mi è succeduto al Pepoli e ora anche qui,  avrà lunga e felice vita».

 «Con questa mostra raccontiamo la nostra storia e le nostre tradizioni – dice il sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci – perché la famiglia Canino è quella che storicamente in Sicilia ha dato vita ai pupi siciliani. La cornice è molto suggestiva perché era la cantina del Duca D’Aumale, personaggio illuminato che già nell’800 stoccava nelle sue cantine il vino che produceva nelle terre dello Zucco, contrada tra Partinico, Carini e  Terrasini, per poi inviarlo in Francia.  Qui c’è la storia e un’esposizione del genere non fa che dare ancora più forza anche alle altre attualmente presenti in maniera permanente.  Siamo lieti di sostenerla, ringraziando la famiglia Canino per avere deciso di mettere a  disposizione il proprio patrimonio gratuitamente».

Un patrocinio oneroso quello che il Comune di Terrasini ha dato all’evento di venerdì, lanciando in tal modo un segnale che guarda lontano.

«Quando mi hanno proposto il progetto dell’opera dei pupi della famiglia Canino – si inserisce l’assessore comunale alla Cultura, Arianna Fiorenza – l’ho subito accolto  perché rappresenta uno spaccato importante della storia siciliana. Il mese scorso abbiamo ospitato i pupi di un grande maestro come Mimmo Cuticchio e oggi siamo qui a raccontare un altro pezzo della nostra storia. Come amministrazione stiamo continuando a investire nella cultura, sperimentando anche altro linguaggi come quello dei murales. Prova ne è l’inaugurazione di quelli di grandi artisti come Bazan, Scalisi, Piazza, che solitamene espongono in grandi gallerie. Stiamo portando tutti gli eventi al D’Aumale per dare modo ai cittadini e non solo di conoscere questo spazio e creare sinergie che generano ancora più cultura. Come quella con l’Accademia dell’Inda di Siracusa, che apre altri scenari innanzi a noi. La storia, qui dentro, c’è, è forte e si sente. Facciamo in modo che altri ne vengano a conoscenza e possano fruirne».

L’esposizione della Collezione Canino e la presentazione del libro di Barbara Cucinella, in programma venerdì pomeriggio,  rappresentano senza dubbio un connubio perfetto tra storia passata e presente, in una perfetta fusione artistica, turistica e antropologica.

Un incontro di culture che, per esempio, proprio nel libro “Taste of America”, rivela tutta la sua forza.

«Volevo fare capire chi sono gli americani, cosa mangiano e perché lo mangiano. Il mio viaggio coast to coast – spiega la stessa autrice – è cominciato con le prime 13 colonie americane. Da lì è stato un susseguirsi che mi ha consentito di parlare delle origini per esempio degli hamburger, dei panini imbottiti, del soul food – praticamente il nostro street food –, ma non solo,  per passare ai dolci e a quelle delizie che hanno tutte una storia interessante. C’è chi dice che gli americani mangiano male? Certamente non si nutrono come gli italiani. La cosa bella è che ogni Stato ha qualcosa da raccontare dal punto di vista gastronomico e, grazie alle 88 ricette contenute nel libro, le possiamo scoprire insieme».

Sarà, quindi, un vero e proprio incontro di sensi, quello che si offrirà a quanti, venerdì 23 agosto, saranno al Museo D’Aumale per vivere un evento speciale. Si potranno ammirare le opere della Collezione Canino, viaggiare attraverso le pagine del libro di Barbara Cucinella assaporando con l’immaginazione i piatti di una tradizione gastronomica che ha tanto da dire, deliziandosi con le note del duo jazz che regalerà ulteriori emozioni.

Se poi il pomeriggio avrà lasciato il desiderio di approfondire, basterà tornare per ammirare la splendida mostra, visitabile sino al 15 settembretutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 9 alle 19. L’ingresso è gratuito.

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