”Da Pirandello a Guccione” artisti siciliani del ‘900

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Fino al 30 ottobre al Convitto Arti a Noto curata da Sgarbi

I capolavori del novecento siciliano saranno esposti a Noto fino al 30 ottobre 2020, al Convitto delle Arti Noto Museum, a raccontare l’importante ricerca artistica che ha influenzato la cultura dell’intero novecento fino ai giorni nostri. La mostra “Novecento – Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Guccione”, a cura di Vittorio Sgarbi, è un tributo alla Sicilia, ai siciliani e alla sicilitudine e si innesta perfettamente nel ciclo quinquennale, che ha visto Noto diventare palcoscenico di grandi mostre d’arte. Tra le opere esposte anche la “Vucciria” di Renato Guttuso che lascia Montecitorio per approdare a Noto.
“Un secolo di arte siciliana vuol dire, in larga misura, un secolo di arte italiana” – dice Vittorio Sgarbi. Non è lo stesso per quasi nessun’altra regione, non per l’Emilia Romagna, nonostante Morandi e De Pisis, non per la Toscana, nonostante Soffici e Rosai, non per Roma nonostante le due scuole romane.
La Sicilia del novecento, sia in letteratura sia nelle arti figurative, ha dato una quantità di artisti e scrittori che hanno contribuito in modo determinante a delineare l’identità prevalente della cultura italiana.
Sotto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Siciliana e del Comune di Noto la mostra è prodotta da Mediatica ed organizzata da Sicilia Musei. Noto, capitale del barocco e patrimonio mondiale dell’Unesco, che ha fatto la scelta precisa di trasformarsi in una città d’arte ha deciso di diventare per tutto il 2020 la casa degli artisti siciliani.
Pittori, scultori, fotografi, poeti, musicisti e scrittori troveranno spazi ed opportunità per raccontare un secolo di arte siciliana. La città netina ha sviluppato negli anni un progetto completo costituito non soltanto dalle mostre ma da percorsi culturali globali che hanno costruito un brand fortemente riconoscibile. La città ha già nelle sue sinuose architetture e nella sua storia quei requisiti che possono deputarla al ruolo di città d’arte diventando in qualche modo la casa naturale degli artisti e meta preferita per dare impulso al turismo culturale.(ANSA).

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Author: Redazione

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