Allarme della Protezione Civile per la “Processionaria”

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processionaria-in-processione_2333La Protezione Civile ha lanciato un allarme di massima attenzione per la proliferazione sul nostro territorio della Processionaria, bruco dall’insolito e inconfondibile comportamento in grado di provocare irrimediabili danni alla nostra salute e a quella dei nostri amici a quattro zampe. Il clima favorevole e l’avvicinarsi della primavera hanno favorito il moltiplicarsi di questi insetti ed è solito incontrarli in processione durante le marce di trasferimento da un albero a un altro anche in città. I danni che può provocare entrare in contatto con la peluria che ricopre il loro corpo hanno caratteristiche preoccupanti e di difficile soluzione, con conseguenze anche mortali per gli animali! Pertanto è importante saperle riconoscere ed evitarle. Ma che cosa è la processionaria? La processionaria è un insetto lepidottero, cioè una farfalla che prima di essere tale è un bruco delle dimensioni di 2/3 CENTIMETRI. Il suo corpo è ricoperto da una fitta peluria che è la parte urticante dell’insetto. Riconoscerli è molto semplice proprio per il loro comportamento durante gli spostamenti. Così come dice il nome, si accodano l’un l’altro, vincolati capo con coda, sino a formare una “processione” lunga anche un metro o più. Questo comportamento che incuriosisce i cani nelle passeggiate è il pericolo maggiore: l’animale annusandoli o peggio ancora ingerendoli si procura un danno irreparabile alle mucose. Sintomo del contatto è una intensa salivazione da parte dell’animale, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco. Il fenomeno non accenna per niente a diminuire, anzi con il passare dei minuti, soprattutto la lingua, a seguito dell’infiammazione acuta, subisce un ingrossamento patologico a volte raggiungendo dimensioni spaventose, tali da soffocare l’animale. Per l’uomo i danni non sono da meno: Chi incautamente tocca questi bruchi processionanti o maneggia i loro nidi, o addirittura alcune foglie, dove possono trovarsi immagazzinate spoglie, peli e frammenti di peli dei bruchi, si accorge subito della loro proprietà urticante. I danni provocati dalla penetrazione dei peli di processionaria nella nostra cute possono essere modesti o assumere notevole gravità. Nella pelle dove si infiggono le setole o i loro frammenti, insorge un molestissimo eritema papuloso fortemente pruriginoso che può scomparire dopo qualche giorno; mentre conseguenze più gravi si hanno quando i peli o frammenti di essi, giungono a contatto con l’occhio, la mucosa nasale, la bocca o peggio ancora quando penetrano nelle vie respiratorie e digestive.

In particolare, in caso di contatto con la pelle: Apparizione in seguito al contatto di una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito. La reazione cutanea ha luogo sì sulle parti della pelle non coperte, ma anche sul resto del corpo: il sudore, lo sfregamento dei vestiti facilitano la dispersione dei peli.
In caso di contatto con gli occhi: Rapido sviluppo di congiuntivite (con rossore e dolore agli occhi). Se un pelo urticante del bruco arriva in profondità del tessuto oculare, si verificano gravi reazioni infiammatorie e, in rari casi, la progressione a cecità.

In caso di inalazione: I peli urticanti della processionaria irritano le vie respiratorie. Tale irritazione si manifesta con starnuti, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, eventualmente, difficoltà respiratoria provocata da un broncospasmo (restringimento delle vie respiratorie come si verifica per l’asma).
In caso di ingestione: Infiammazione delle mucose della bocca e dell’intestino accompagnata da sintomi quali salivazione, vomito, dolore addominale.
La prudenza dunque vuole che i bruchi processionanti non vengano mai toccati, né i loro nidi aperti; anzi, si suggerisce, una volta avvistati, allontanarsi immediatamente dalle piante infestate.

La processionaria può portare a diversi problemi. Cosa fare nel caso di contatto:
In caso di dermatite: Lavare ogni vestito, maneggiandolo con i guanti, e scegliere la temperatura più alta possibile per il lavaggio. Lavare la pelle abbondantemente con acqua e sapone. Eventualmente è possibile far uso di strisce adesive per staccare i peli urticanti dalla pelle, come per una ceretta. Spazzolare energicamente i capelli se necessario. Consultare un medico in caso di eruzione cutanea grave.
In caso di congiuntivite: Gli occhi devono essere risciacquati abbondantemente per eliminare eventuali peli urticanti. Effettuare da un oculista un esame per verificare che non permangano residui di peli urticanti. I peli profondamente integrati nel tessuto oculare dovranno essere rimossi chirurgicamente.
In caso di dispnea: La valutazione dei sintomi respiratori va effettuata da un medico. Questo dispone un trattamento appropriato ai sintomi. Il trattamento può includere antistaminici, corticosteroidi e aerosol.

Consigli generali per combattere gli effetti negativi della processionaria
Non grattare la parte irritata, per evitare una infezione batterica dai germi presenti sotto le unghie o sulle mani. Mettersi sotto una doccia calda (l’acqua elimina i resti urticanti depositati sulle braccia o su altre parti del corpo). Evitare l’ammoniaca. Il prurito permane per almeno 5 giorni, le vescicole per 2 settimane circa. Il dermatologo potrà consigliare
Nel caso degli animali la prima cura da apportare ad uno sfortunato cane colpito da processionaria consiste nell’allontanare la sostanza irritante dal cavo orale: per questo fine bisogna effettuare un abbondante lavaggio della bocca con acqua!

È dunque consigliabile fare uso di una siringa senz’ago con la quale poter spruzzare ripetute volte la soluzione di lavaggio in bocca.
Dopo questo primo intervento bisogna recarsi al piu’ presto dal veterinario.
In Italia dal 1998 la lotta a questo insetto è obbligatoria (Decreto Ministeriale 17.04.1998).
(D.M. 30/10/2007) e pertanto è auspicabile che le autorità locali si muovano al fine di osservare la legge e proteggere i cittadini da questo pericolo reale.

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