Al Castello di Carini Il Gran Ballo della Baronessa di Carini, Baronesse e Baroni per una notte

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Nello scenario del Castello di Carini, la sera del 13 Dicembre si è svolto il GRAN BALLO DELLA BARONESSA, Baroni e Baronesse per una notte. Serata organizzata dalla pittrice Ketty Barbante e l’avvocato Domenica Viviano, ,con la collaborazione dell’Associazione Dance for Life Hip Hop, “Filo d’Arianna “di Agrigento responsabile Dott. Gerlando Piscopo. Con il patrocinio del Comune di Palermo-Presidenza del Consiglio Comunale, il Comune di Carini, la Innovation Time Production, UNA STAR, l’associazione Athena, e altre Associazioni e sponsor.

L’evento prende spunto dal ricordare la Baronessa di Carini, Laura Lanza di Trabia in La Grua che fu uccisa il 04 Dicembre 1563. Si è voluto nominarla come una delle prime vittime del femminicidio, per far capire che, anche se la baronessa aveva sbagliato nei confronti del marito, non era necessario ucciderla. Giovane vittima di quello che oggi i media definiscono Femminicidio.

L’evento mirava a sensibilizzare l’opione pubblica contro la Violenza sulle donne, il messaggio lanciato è quello di denunciare, di capirlo prima e di ricordare che un uomo che ci picchia, non ci ama. Non arrivare all’epilogo finale tragico.

Tema estramemente attuale, affrontato il uno scenario Medievale, con la magica atmosfera dell’Orchestra  della Sympathy Group, che ha accompagnato le  danze la coreografa Viviana Messina con il suo gruppo di ballerini, in stile medioevali con gli abiti d’epoca portati con classe e raffinatezza  e i passi dei gran balli da sala, ai quali ha partecipato anche il pubblico.

Il tutto accompagnato da mostre artigianali e dalla danza moderna dei ragazzi della “minimè” bimbi Palermitani che hanno vinto molti premi nazionali ed internazionali. Presentatrice Alba Parrino e premiazioni finali.

Evento socio-culturale al quale stampa e pubblico hanno risposto in modo molto positivo, e si prospetta un seguito.

Evento al quale LIFE 24 MAGAZINE ha dedicato la seconda puntata speciale.

Stefania Riccobono.

Redazione
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