Sino al 7 maggio si vota sulla piattaforma AVIVA per l’Ambulatorio ”Stile di Vita”

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Progetto che la LIFE and LIFE porta avanti ai “Decollati” per offrire assistenza medica ai cittadini indigenti

Sostenere il progetto dell’Ambulatorio “Stile di vita” che l’organizzazione umanitaria “LIFE and LIFE” promuove in collaborazione con la parrocchia “SS. Maria del Carmelo ai Decollati” di Palermo. Lo si può fare attraverso la piattaforma AVIVA, registrarsi e votare utilizzando sino a un massimo di 10 voti.  C’è tempo sino alle 18 di martedì 7 maggio.

A promuovere il concorso è l’Aviva Community Fund, che vuole in tal modo offrire alle organizzazioni non profit la possibilità di ricevere un sostegno economico per una causa importante nella comunità in cui si opera.

«Il progetto che portiamo avanti – spiega Valentina Cicirello, vicepresidente di LIFE and LIFE – guarda al benessere di quei cittadini, italiani e stranieri, di qualunque età e sesso siano, che vivono in condizioni di indigenza, con particolare attenzione ai soggetti a rischio ipertensione, diabete, ma anche oncologici. A loro, infatti, si rivolge un’equipe di medici, afferenti alle diverse branche della medicina, che offre gratuitamente il proprio sapere. È unambulatorio veramente a tutto tondo che guida anche verso diete alimentari adatte alla propria cultura culinaria, cosi da adeguarle ai diversi stili di vita».

Il servizio fa parte e si inserisce nelle attività che da qualche anno sono state avviate nel territorio in cui insiste la Parrocchia di “SS. M. del Carmelo”, nota anche come “Decollati”, storico centro culturale e religioso, punto di sostegno e assistenza per la comunità, partner della LIFE and LIFE dal 2015. I quartieri coinvolti sono quelli che vanno dalla Stazione Centrale a Brancaccio, caratterizzati dalla presenza di microcriminalità, disagio sociale, povertà e scarsa integrazione tra i gruppi sociali che la abitano. All’interno, si nasconde una realtà fatta di ruderi e baracche chiamata, appunti, “I Decollati”, i cui abitanti sono circa il 5% immigrati.

 “Stile di Vita” nasce dalla considerazione che le cure mediche sono considerate ormai da molti cittadini un lusso che non si possono permettere, se non quando strettamente necessarie. La povertà sanitaria, infatti, riguarda oggi molte persone che, non potendo aspettare i lunghi tempi di attesa del servizio sanitario nazionale, si rivolgono sempre più ai servizi gratuiti come questo.

Sarebbe, quindi, veramente importante se questo progetto arrivasse ai primi posti delle tre categorie (AvivAbilit, Sostegno alla salute; Aviva Carers, Al fianco degli anziani;  Aviva Balance,  Donne al centro)ognuna delle qualiriceverà due premi in base al numero di voti ricevuti. La giuria, invece, avrà l’arduo compiuto di premiare in tutto 4 progetti, indipendentemente dalla categoria. Scelta non facile, visti i criteri: urgenza e impatto, ovvero capacità di risolvere un problema sentito dalla comunità e numero di persone che beneficeranno del progetto; fattibilità, intesa come possibilità di avere concreta realizzazione e raggiungere risultati positivi; sostenibilità di lungo periodo del progetto con un efficace rapporto tra costo/risultato.

Fare vincere questo progetto attraverso il nostro semplice voto significa dare all’ambulatorio “Stile di Vita” la possibilità di potenziare i servizi offerti. Vorrebbe dire soprattutto avere capito il valore che riveste non solo per chi è indigente ma per l’intero territorio, al quale offrire la chance di migliorare e crescere attraverso una popolazione residente più sana e felice.

Dare il proprio contributo è veramente facile, basta entrare sulla piattaforma AVIVA attraverso il link https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/40-140, registrarsi e votare il progetto “Stile di Vita”. Si possono utilizzare anche tutti i 10 voti a disposizione, poi condividere il link anche sul proprio profilo social per farlo conoscere a quanta più gente possibile. Un’occasione non indifferente per dimostrare che le cose possano cambiare attraverso la buona volontà e la messa a disposizione delle proprie competenze. In campo sanitario, fattore di non di poco conto.

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