Palazzo Steri: due milioni di euro per il restauro del soffitto ligneo

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194805592-791f76ff-c81f-47b3-8a7b-df87b22095bbUn progetto di restauro da due milioni di euro per salvare da termiti e compromissioni di varia natura il soffitto ligneo decorato dello Steri, sede del rettorato dell’Università. I lavori partiranno tra sei mesi e avranno una durata di venti mesi, e vedranno trasformare l’intera grande sala in cima allo Steri in un laboratorio di restauro. “Lo faremo grazie ai fondi Cipe – dice il Rettore Roberto Lagalla che per salvare il soffitto ligneo ha anche lanciato una sottoscrizione – e l’accordo sottoscritto dall’Ateneo all’interno del Piano Nazionale per il Sud. Che prevede l’arrivo in totale di 60 milioni di euro”. Il soffitto ligneo  –  ventotto metri di lunghezza per una larghezza di otto – è considerato una vera e propria enciclopedia illustrata della letteratura medioevale, che raffigura anche storie dell’Antico Testamento e i cicli delle battaglie epiche, Re Artù e Carlo Magno, oltre a scritte, stemmi, temi geometrici e vegetali che ricoprono cornici piatte e cassoni lignei, e che venne realizzata tra il 1377 e il 1380 per volere di Manfredi III Chiaramonte.

La presentazione del progetto avviene in occasione de Le Vie dei Tesori, festival curato da Laura Anello e dedicato alla scoperta delle bellezze cittadine, che proporrà venerdì alle 18 una conferenza e una mostra documentaria dedicata ai preziosi dipinti, con la possibilità di vederne da vicino sei: le due “prelevate” per effettuare i primi saggi, una raffigurante il volto di Cristo tra decori vegetali e un fregio con doppio intreccio di fettucce, e le quattro custodite a Palazzo Abatellis, successivamente all’intervento di restauro di Giuseppe Patricolo avvenuto alla fine dell’Ottocento, che che smontò ma non ricollocò queste tavolette che raffigurano l’abbraccio di due amanti, un capriolo, una dama seduta in giardino e una figura fantastica, incrocio tra uomo e animale. Il progetto di restauro è affidato al Settore restauri architettonici dell’Università, su progetto degli architetti Costanza Conti e Alessandro Marco e la supervisione della Soprintendenza ai beni culturali.

Spiega Costanza Conti: “Già nel 2008 è stato avviato un intervento pilota, e smontando i pannelli decorati si è scoperto un grave degrado dovuta alla massiccia presenza di termiti, a interventi di restauro aggressivi, alla realizzazione nel 1970 di un solaio in ferro e cemento che ha ulteriormente compromesso lo stato di salute del soffitto ligneo. E’ stato deciso di smontare quindi tutti i pannelli della struttura per procedere finalmente al restauro”. E’ giusto ricordare che per la salvaguardia del soffitto ligneo si sono a lungo battuti Salvare Palermo e Enzo Sellerio: quest’ultimo nel 2001, quando la sala dipinta era ancora chiusa, mandò un invito-boutade che recitava: “Vi aspettiamo a Palazzo Steri per la mostra di tre giovani artisti, Cecco da Naro, Simone Corleone e Dareno Palermo; seguirà cocktail”: erano i nomi dei tre artisti che hanno dipinto il soffitto ligneo.

PAOLA NICITA

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