Luigi Pirandello

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Luigi Pirandello nacque ad Agrigento nel 1867 da don Stefano e da Caterina Ricci Gramitto. Il padre era di origine ligure, la madre era invece siciliana. Luigi PirandelloImportanti furono gli anni dell’infanzia e della giovinezza: non solo per le prime esperienze culturali e per l’affiorare degli interessi per la letteratura e la poesia, ma anche per le esperienze umane e sociali(in un ambiente angusto condizionato da abitudini e convenzioni tradizionali)compiute in quei decenni di confusione politica e morale che seguirono all’unità d’Italia. Del 1885 sono i primi versi, ” Mal giocondo “, intrisi di una giovanile ed inquieta amarezza di diciottenne. Intraprese gli studi universitari alla facoltà di lettere di Palermo per passare poi a quella di Roma ,dove ebbe fra i maestri Ernesto Monaci, uno dei più grandi filologi del tempo. Per suggerimento del Monaci ,passò poi a studiare a Bonn, dove si fermò due anni laureandosi nel 1891,discutendo una tesi sulla parlata agrigentina “Voci e suoni del dialetto di Girgenti”. A Bonn Pirandello ebbe insigni maestri: dal Bucheler, all’Usener, al Forster; ma soprattutto in quella città ,di respiro intellettuale europeo, ebbe modo di venire a contatto con le più stimolanti esperienze della cultura contemporanea. In quel tempo egli non aveva ancora una chiara idea delle proprie attitudini e del proprio futuro: oscillava tra le ambizioni della ricerca scientifica e quelle poetiche, e non era insensibile alle tentazioni del giornalismo. Tornato a Roma tentò di inserirsi nella vivace società letteraria che in quello scorcio di secolo illustrava la capitale. Dominava D’Annunzio; ma Pirandello non fu sedotto dalle suggestioni del dannunzianesimo, anche se ne risentì qualche influenza ( Elegie renane, pubblicate nel 1895 ). Decisivo fu invece l’incontro con Luigi Capuana, il teorico e maestro del verismo italiano. A contatto con Capuana, Pirandello scopre e definisce la propria vocazione di narratore; avvicinandosi alla grande esperienza del verismo. Nel 1893 scrive il suo primo romanzo ” L’esclusa ” e nel 1894 pubblica il primo volume di racconti “Amori senza amore “. Nello stesso anno sposa la bella e ricca Antonietta Portulano, pure lei agrigentina. Ma la vita avrebbe riservato prove molto dure e amare ai due coniugi: nel 1897 un grave dissesto economico costringe la famiglia Pirandello a trasferirsi a Roma, dove Luigi insegna letteratura italiana all’Istituto Superiore di Magistero. Nell’ambiente romano, Pirandello prende consapevolezza del suo pensiero, soprattutto nel corso di una polemica antidannunziana, che si svolse nelle riviste il ” Marzocco ” e ” La nuova antologia “.Intanto, nel 1903, cominciano ad apparire i primi sintomi del male che avrebbe afflitto la povera consorte distruggendo la felicità della famiglia Pirandello.Lo scoppio della grande guerra del1914-18 e la prigionia del figlio Stefano ferito ed ammalato, avevano contribuito ad affliggere maggiormente lo scrittore, che già attraverso l’amara esperienza del dolore aveva consolidato la sua triste concezione del vivere nel mondo. Finita la guerra, Pirandello si immerse in un lavoro frenetico e senza soste, spinto dall’urgenza di insegnare agli uomini le “verità” da lui scoperte. Nascono i capolavori “Sei personaggi in cerca d’autore” ed ” Enrico IV “,entrambi del 1921.Nel 1925 fonda la ” Compagnia del teatro d’arte” con i due grandissimi ed insuperati interpreti dell’arte pirandelliana: Marta Abba e Ruggero Ruggeri, con i quali intraprende il giro d’Europa e delle due Americhe, mentre dappertutto crescono i consensi alla sua opera e la sua fama si leva altissima, consacrata nel 1934 dal premio Nobel. Nel novembre del 1936 si ammala gravemente di polmonite e poco dopo muore.

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