Il blogger Alberto Bile, attraverso le pagine, racconta “Una Colombia”

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Domani, presentazione alla sede dell’Instituto Cervantes di Palermo

Una Colombia. Canzone del viaggio profondo è il titolo del libro di Alberto Bile che sarà presentato domani (martedì 29 maggio) alle 19 presso la sede dell’Instituto Cervantes di Palermo, ex chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani (via Argenteria Nuova, 33). Durante la presentazione – che si è già tenuta nelle migliori librerie di viaggio d’Italia – il blogger racconterà e trascinerà il pubblico in un viaggio nel cuore del Sudamerica.

Questo libro  – edito da Polaris (2017) – racconta un’esperienza “errante” di due mesi da Bogotà a Cartagena, attraverso alcuni dei più interessanti microcosmi colombiani: la metropoli e la campagna, i paesi coloniali e la Sierra Nevada, la Guajira e il Caribe. Schivando esotismi da cartolina e leggende del narcotraffico, l’autore rivela un paese diverso dai soliti stereotipi, degno nelle sue eccellenze e nei suoi dolori: dal “racconto orale” alle biblioteche rurali, dal fratello del Nobel agli indigeni della Sierra Nevada, dagli operai della pietra al Festival di tamburi africani, dal pescatore che prega di tornare povero al “pentagrammatore di parole”. La Colombia qui descritta chiede solo di “essere viaggiata”, e che siano respirati i suoi luoghi, ascoltati i suoi racconti, ballate le sue canzoni e sofferto il suo abbandono. Tra “días fértiles” e “días lúgubres”, questo racconto è una borsa di libri e vestiti.

Alberto Bile, napoletano classe ‘87, si è laureato in Scienze della Comunicazione Pubblica e Sociale all’Università di Bologna con la tesi “Bogotà 2012. Realtà immaginari urbani”, dopo una carriera universitaria “in viaggio” tra Napoli, Salamanca, Barcellona e Bogotà. Dal 2014 scrive di Mediterraneo e America Latina su “Erodoto108” e sui blog personali www.ovunquevada.it e www.unacolombia.com. Nel 2015 crea la campagna di crowdfunding “Arrebol, luci sulla Colombia” per realizzare il viaggio descritto nel libro. Con Dante&Descartes cura la traduzione in spagnolo de “I portatori di libri” di Ettore Mo e pubblica nel 2016 “Libri a dorso d’asino. Storie e strade colombiane”. Nello stesso anno parte per il servizio civile in Argentina. Torna in Italia, come dice il poeta, “más viejo sí…¡pero con más canciones!”.

La partecipazione all’evento è libera fino ad esaurimento posti.

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Author: Redazione

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