Fotografia “Substantia” una critica verso la spersonalizzazione della donna

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Dall’8 al 31 marzo, presso Magneti Cowork, a Palermo

Prende il nome di “SUBSTANTIA” il progetto di Emanuele Averna e Alberto Tudisca a cura del critico Giuseppe Carli, patrocinato dal comune di Palermo, nato dalla volontà di manifestare una critica verso la spersonalizzazione della DONNA, che inaugurerà giovedì 8 marzo, ore 18:30, presso il Magneti Cowork (via E. Amari, 148, Palermo), sarà visibile fino al 31 marzo 2018.

La mostra fotografica denuncia una realtà ormai surrogata priva di verità. Questo accade poiché nella nostra epoca siamo sempre più invasi da immagini pubblicitarie di donne finte più vicine ad un manichino che ad una persona in carne ed ossa, perdendo quell’aspetto di normalità e di intelletto dal quale la stessa donna si è dovuta sempre difendere. Proprio per tale motivazione il corpus della mostra, composto da otto scatti, propone una ricerca fotografica in bianco nero, che ritrae parti di un manichino, per avvicinarsi e allo stesso tempo allontanarsi, dagli stereotipi attuali proposti dal marketing. Gli scatti fotografici di Emanuele Averna saranno arricchiti da un supporto audio, composto da Alberto Tudisca, che renderà l’osservatore di “Substantia” partecipe e artefice dell’opera stessa. Nel dettaglio, sarà previsto una background music di sottofondo al quale si addizioneranno vari suoni, azionati dal pubblico stesso attraverso il tocco delle fotografie.

“Sarà un experience – commenta il curatore e critico Giuseppe Carliche porterà all’attenzione del pubblico il ruolo della donna nella vita di ogni giorno, ognuna con le proprie caratteristiche e peculiarità, pregi e difetti, spazzando via l’immagine, frutto di scelte di marketing e archetipi pubblicitari che costruisce streghe o madonne a seconda della tipologia di prodotto da pubblicizzare. Quel che si vuole è estrapolare il contenuto, la substantia, andare a scoprire ciò che c’è dentro, grazie all’ausilio della musica diamo voce all’intelletto delle donne: un grido di liberazione, della donna in se che si riappropria del proprio corpo e del suo posto nella società. La mostra vuole mettere in luce la bellezza della donna non come una pura esperienza estetica ma come essere umano pensante. Non a caso si è scelto di inaugurare la mostra per la ricorrenza della “Giornata internazionale della donna” per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, delle stesse, sottolineando che ancora oggi non sono riconosciuti alla donna tutti i diritti”.

La mostra potrà essere visitata dal lunedì al sabato – dalle 09:00 alle 20:00

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Author: Redazione

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