Allarme al liceo Don Bosco, un alunno ricoverato per meningite

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È un allievo del quarto ginnasio, profilassi antibiotica ai compagni

062439253-2c16ee3b-e0c4-4901-b34f-f97460aa5acfCaso di meningite all’istituto Don Bosco di Palermo. Uno studente del quarto ginnasio del liceo classico è stato ricoverato al Policlinico. E in aula è scattato l’allarme: il preside Nicola Filippone ha contattato i genitori di tutti i compagni di classe e li ha invitati, su richiesta dell’Azienda sanitaria provinciale, a iniziare la profilassi antibiotica. La notizia si è diffusa veloce in tutte le ventisei classi superiori. Il dirigente scolastico ha messo in guardia anche gli alunni della scuola media.

“Siamo una grande famiglia  –  dice Filippone  –  e i ragazzi stanno spesso tutti insieme durante la ricreazione. Per questo abbiamo ritenuto opportuno avvisare tutti indistintamente. Tra i genitori c’è una legittima preoccupazione ma nessun allarmismo “. Ad avvisare i vertici dell’istituto è stata l’Asp di Palermo, che ieri mattina ha ricevuto la comunicazione da parte del Policlinico. I medici dell’azienda sanitaria provinciale hanno spiegato al preside il protocollo da seguire in questi casi che prevede l’assunzione di antibiotico per quattro giorni.

Il ragazzo, 14 anni appena compiuti, è arrivato al pronto soccorso del Policlinico la notte tra domenica e lunedì, con febbre altissima e in stato semicomatoso. Subito sono scattati gli esami microbiologici, che hanno dato esito positivo: è affetto da una forma di meningite batterica. Lo studente è stato ricoverato in isolamento nel reparto di Malattie infettive e sta reagendo alle cure antibiotiche.

Fino a sabato il ragazzo era regolarmente al suo posto a lezione, senza alcun sintomo che lasciasse presagire la malattia. E in molti nella sua classe non nascondono la paura. I medici invitano alla calma: “Il contagio  –  spiega il primario del reparto Giovanni Mazzola  –  avviene nel periodo di incubazione che va da tre a sette giorni dal primo contatto fino a 24 ore dopo l’inizio della terapia antibiotica. Il rischio c’è solo

per chi entra a stretto contatto con il malato e in presenza di scambio di saliva “. Anche Francesco Vitale, professore di Igiene al Policlinico, rassicura: “La profilassi è indicata per i contatti più stretti come i familiari e per il personale sanitario che assiste il paziente. Al livello scolastico è consigliabile per i compagni di banco. Inutile invece la disinfestazione degli ambienti: l’agente patogeno vive esclusivamente all’interno del corpo” GIUSI SPICA (repubblica.it)

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